La fiction su Gloria Grandi ha conquistato il pubblico di Raiuno: ecco quale attrice sembra aver ispirato la sceneggiatura.
Sabrina Ferilli, in queste settimane, è tornata in televisione, su Raiuno, con una fiction che sta davvero avendo un successo clamoroso sebbene per certi versi atteso, viste le premesse: interpreta infatti un’attrice che prova a rilanciarsi nella fiction Gloria, diretta da Fausto Brizzi. Le prime due puntate della mini serie televisiva sono andate molto bene a livello di ascolti.
Tra il 26 e il 27 febbraio, sono poi previste ulteriori quattro puntate che concluderanno la stagione, sebbene non si attendano comunque nuovi sviluppi. La serie televisiva è inoltre visibile su Raiplay, a questo link dedicato alla fiction, e ha scatenato anche un interessante dibattito sui social network: l’attrice interpretata da Sabrina Ferilli, infatti, si chiama Gloria Grandi ed è un nome di fantasia.
Perché Gloria Grandi ricorda un’altra attrice esistita veramente
Nelle prime due puntate, abbiamo imparato a conoscere questo personaggio, e i telespettatori – soprattutto per via del cognome – non hanno potuto fare a meno di ricollegarlo a un’attrice italiana amata ancora oggi molto dal pubblico, ovvero Serena Grandi. Ma in realtà il personaggio di Gloria Grandi ricorda invece un’altra attrice sicuramente meno contemporanea, ma che porta lo stesso nome di battesimo.
Stiamo parlando di un’attrice statunitense che è stata un’autentica regina della sua epoca, contrassegnata dal film muto, e che dopo essere stata messa da parte proprio con l’avvento del sonoro, tornò prepotentemente a far parlare di sé grazie a una pellicola che ha fatto la storia del cinema. L’attrice in questione è Gloria Swanson, nata negli ultimi scampoli dell’Ottocento e morta a New York nel 1983.
In un decennio, tra il 1914 e il 1924, l’attrice interpretò decine di pellicole, poi sparì lentamente dal grande schermo e la sua ultima pellicola fu “Papà prende moglie”, un film che non ebbe molto successo, uscito nel 1941. Un decennio dopo, Gloria Swanson conobbe di fatto una vera e propria seconda carriera, grazie al film “Il viale del tramonto” di Billy Wilder, che le valse un Golden Globe e una nomination all’Oscar.
Negli anni Sessanta, l’attrice fu poi protagonista di diverse serie televisive e in particolare di La legge di Burke, che le valse una nuova nomination ai Golden Globe. Dal 1960, il suo nome è sulla Walk of Fame di Hollywood e nel 1956 l’attrice apparve anche in un film italiano, ovvero Mio figlio Nerone, regia di Steno, recitando nel ruolo di Agrippina al fianco di Alberto Sordi, Vittorio De Sica e una giovanissima Brigitte Bardot.