Nuovi problemi in vista per l’Assegno di Inclusione e i percettori che potrebbero fronteggiare una situazione totalmente imprevista.
Nello specifico i cambiamenti relativi alla DSU e i conteggi potrebbero spingere molti a dover rifare l’ISEE quindi ad avere un calcolo nettamente differente che metterà in pericolo l’erogazione in particolare per alcune fasce d’età.
La questione è sorta soprattutto dopo i chiarimenti pervenuti dall’Ente che ha spiegato come procedere e soprattutto ha chiarito cosa va e cosa invece non deve essere inserito. Essendosi generata confusione in merito, la problematica è che oggi molti si trovano con un ISEE da aggiornare a causa di una DSU che manca di alcune parti specifiche.
Assegno di Inclusione a rischio: problema con l’ISEE
I problemi sono soprattutto relativi a coloro che hanno più di 60 anni e che si troveranno ad avere un impatto differente di quello che potevano immaginare con l’Assegno di Inclusione. Secondo la normativa infatti l’Assegno si rivolge proprio ai fragili, quindi categorie che non possono lavorare.
Il problema che molti stanno riscontrando però è nell’errore che viene generato laddove un soggetto non obbligato a lavorare o comunque esente dal percorso presenti domanda e si ritrovi di fronte allo stop della domanda per la necessità della doppia sottoscrizione quindi anche per la SIISL e il PAD. I passaggi richiesti sono vari e molti stanno avendo problemi già in partenza tra le varie domande da compilare, presentano il primo modulo ma non si iscrivono alla piattaforma per la ricerca del percorso sociale idoneo, fino a quando questo non viene completato, la domanda non va avanti (anche per chi è esente dal doverlo fare).
Una questione a parte è quella delle DSU che riguarda soprattutto i nuclei monocomponenti. Con l’ISEE 2024 c’è una stretta proprio su questi nuclei dove c’è una sola persona. Le soglie rischiano di penalizzare tali categorie, senza contare poi i giovani con reddito inferiore ai 2840,51 euro ed età superiore ai 24 anni o con reddito inferiore ai 4 mila euro ed età entro i 24 anni, in questo caso non sono autonomi redditualmente e finiscono per entrare nell’ISEE di un altro familiare, gravando sul risultato finale e anche sulla possibilità di ottenere il beneficio stesso.
Tutte queste problematiche, seppur diverse, stanno causando non pochi disagi per l’Assegno di Inclusione, le cifre spettanti e i calcoli che dovevano essere pronti per il 26 gennaio ma che al momento sembrano di fatto essere in alto mare.