Economia

Bonus per assistenza disabili con rimborso diretto in busta paga

C’è un’importante agevolazione destinata a chi si trova ad assistere una persona disabile: ecco tutti i dettagli. 

In un paese come l’Italia, con la popolazione anziana in costante aumento e quella giovanile in progressiva diminuzione, complici i tassi record di denatalità, il fenomeno della disabilità tocca da vicino sempre più famiglie.

Il governo ha messo in campo una misura ad hoc a sostegno di chi si trova ad accudire una persona affetta da disabilità. (Etruriaoggi.it)

E non sempre il welfare è attrezzato per rispondere alla domanda di assistenza che tale condizione comporta. Da qui la nuova misura messa in campo dal governo per offrire un aiuto a chi si trova ad accudire una persona affetta da disabilità. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Chiunque si sia trovato a fare i conti direttamente o indirettamente con un problema di salute che comporta una condizione di disabilità sa quanto la circostanza possa essere onerosa, sotto tutti i punti di vista, non ultimo economico. In situazioni del genere è difficile, talora addirittura impossibile andare avanti senza un aiuto esterno, per piccolo che sia. Ecco allora che l’agevolazione studiata dall’esecutivo giunge come una novità ben gradita.

Il bonus per assistenza disabili 2024 dalla A alla Z

La parola d’ordine è detrazione Irpef. Tale possibilità è prevista anche per le spese relative all’assistenza personale di persone non autosufficienti, in presenza di determinati requisiti. In particolare, si applica per gli importi sborsati per gli addetti alla cura dei disabili, meglio noti come caregiver. Il tutto come disciplinato dal TUIR, e per l’esattezza dall’Articolo 15, dove vengono specificati sia l’importo massimo detraibile, sia i requisiti relativi al reddito.

Sono detraibili le spese relative all’assistenza personale di persone non autosufficienti, se sussistono determinati requisiti. (Etruriaoggi.it)

Nel Testo unico delle imposte sui redditi si legge infatti che sono detraibili “le spese, per un importo non superiore a 2.100 euro, sostenute per gli addetti all’assistenza personale” nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, se il reddito complessivo non supera 40.000 euro. La detrazione si può dunque richiedere se sussistono due condizioni: il reddito complessivo di chi sostiene le spese non deve superare quella soglia e le prestazioni devono essere rivolte a persone non in grado di assolvere autonomamente alle attività di base della vita di tutti i giorni.

Ultimo, ma non per importanza, il pagamento di tali prestazioni deve avvenire tramite sistemi tracciabili e le spese devono essere documentate in modo dettagliato, con l’indicazione dei dati anagrafici e del codice fiscale della persona assistita e del soggetto che effettua il pagamento.

Enrico DS

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