I carabinieri della stazione di Montalto di Castro, in collaborazione con i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Viterbo, tra Montalto di Castro e Tarquinia hanno dato esecuzione a diverse ordinanze cautelari emesse dal gip del tribunale di Civitavecchia. In particolare è stato emesso un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e tre provvedimenti interdittivi all’esercizio dell’attività imprenditoriale nel settore agricolo, nei confronti di quattro persone titolari di altrettante aziende agricole, tutte ritenute responsabili, a vario titolo, del reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro (caporalato).
Il provvedimento del giudice è stato disposto al termine di complesse e prolungate indagini compiute dal comando stazione carabinieri di Montalto, in collaborazione con il personale del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Viterbo, nell’ambito di un procedimento penale che ha visto indagate complessivamente sei soggetti e quattro società agricole.
Le indagini hanno consentito di riscontrare sul litorale della Tuscia l’esistenza di una consorteria che con ogni probabilità aveva posto in essere un consolidato e diffuso sistema di sfruttamento del lavoro di cui beneficiavano alcune aziende agricole del posto. Nel dettaglio i militari hanno accertato che tre di esse si erano affidate ad un cittadino pakistano, il quale per mezzo di due società a lui riconducibili reclutava manodopera tra i propri connazionali e tra cittadini nord africani ospiti nei centri accoglienza della zona, ovvero tutte persone versanti in stato di indigenza e in alcuni casi clandestini, in quanto privi di permesso di soggiorno.
Gli elementi acquisiti hanno consentito di ritenere che approfittando del loro stato di bisogno gli operai erano costretti a lavorare giornalmente, anche alle intemperie, senza alcuna tutela giuridica, sprovvisti di idoneo abbigliamento e dispositivi di protezione individuale e senza la necessaria formazione professionale, il tutto per una paga nettamente inferiore a quella prevista dai contratti provinciali del lavoro.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
I soggetti indagati sono persone nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.