Cresce la voglia di partire, ma con uno sguardo al portafoglio

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VITERBO – Quasi 13 milioni di italiani in questi giorni stanno invadendo le autostrade della penisola. Cresce dunque la voglia di vacanze con alleato quest’anno rispetto alla stagione passata “il grande caldo” ma resta comunque la necessità di comprimere i costi senza rinunciare alla possibilità di riposarsi e divertirsi. Così una persona su tre destinerà non più di 500 euro alle proprie vacanze. Solo un 19% arriverà a 750/800 euro. I primi tagli alle spese riguarderanno l’alimentazione: oltre il 38% rinuncerà al ristorante o altre tipologie di ristorazione e si cucinerà da solo.

Nel 2008 agli inizi della crisi era solo il 3%. Ma vediamo in sintesi l’identikit del vacanziere agostano: viaggia per lo più in coppia o con la famiglia, usa preferibilmente l’auto, limita il budget. Va alla ventura o con prenotazioni fatte in casa, predilige le città d’arte, risparmia anche nell’organizzazione della vacanza. Circa la metà ha fatto da sé con il dovuto anticipo, utilizzando internet, mentre il 40% partirà senza una meta prestabilita e approfitterà di offerte last minute. Quanto alle preferenze per le destinazioni, la Spagna sul versante europeo e la Puglia su quello nazionale.

Quasi un vacanziere su due (49%) prenota da sé su internet mentre il 12% preferisce un viaggio organizzato affidandosi a tour operator o agenzie di viaggio. Tra le mete preferite la Puglia la più gettonata con il 17% (16% nel 2014) seguono Sicilia (14%), Toscana (13%), Emilia Romagna e Sardegna (11%). All’estero la Spagna perde la supremazia che conservava dal 2008: viene superata dalla Croazia anche se di poco (1%). In grande calo il Regno Unito 4% contro il 12% dello scorso anno. Le difficoltà economiche non diminuiscono nemmeno l’appeal della Grecia in crescita dal 19% al 23% con una bella percentuale di turisti tedeschi, al quarto posto Francia al 20% e a grande distanza la Germania con l’11%.

Il 2015 segna anche un ritorno alla classica vacanza di relax al mare con oltre il 54% delle presenze. In crescita chi per prendere il sole o per il relax sceglie lo stabilimento balneare attrezzato. Tutte le altre mete sono in calo ad eccezione di quelle a carattere storico o artistico come città d’arte e metropoli che raccolgono il 19% delle preferenze. Ritorna dopo il calo degli scorsi anni l’utilizzo dei viaggiatori in macchina dal 63% al 65% per un totale di circa 13 milioni, la quota di vacanzieri che utilizzerà l’auto per raggiungere la propria destinazione anche se le mete sono più vicine e spesso nella propria regione.

Aumenta anche la quota di chi viaggia in aereo cala invece vistosamente l’utilizzo del treno. Un marcato aumento viene registrato per chi sceglie come alloggio la casa in affitto (più 10%) in crescita anche i villaggi vacanza con offerte full optional, complessivamente però al primo posto rimangono ancora gli alberghi (36%). Nonostante il budget ridotto cresce la richiesta del servizio internet richiesto da 4 ospiti su 10.

Questa in sintesi la situazione che emerge dal consueto sondaggio delle ferie nel mese di agosto effettuato da Confesercenti SWG. Vincenzo Peparello responsabile dell’area turismo della Confesercenti regionale e locale commenta concordando con l’indagine al livello nazionale che non si discosta da quella regionale e locale ma soprattutto concorda che l’estate 2015 si caratterizza per una ripresa della voglia di ferie degli italiani ma non delle disponibilità economiche. “Rimane alta l’attenzione degli italiani a quanto si spende per la vacanza – afferma Peparello -. Aumentano infatti di due punti percentuale chi spende di meno e il 45% di chi va in vacanza indichi proprio nella disponibilità economica la scelta e durata delle vacanze. Quindi anche a fronte di più presenze le imprese turistiche rilevano fatturati e redditività in calo”.

“Sul fronte delle prenotazioni per Ferragosto made in Tuscia – continua Peparello – dal nostro sondaggio presso le imprese del settore alberghiero e campeggistico ad oggi (11/08/2015) le interviste dirette fanno registrare una media di utilizzazione delle strutture ricettive di circa il 90% con possibilità di arrivare nei prossimi giorni con richieste last-minute al tutto esaurito. Ma anche qui – conclude – da notare che le richieste di prenotazione riguardano al massimo 3-4 giorni e budget ridotti. Insomma come per dire che le preoccupazioni delle imprese dal punto di vista economico vanno oltre la ripresa della voglia di ferie degli italiani”.

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