Cinque mesi e mezzo di prigionia e tre ore di volo hanno separato Greta Ramelli e Vanessa Marzullo – le due volontarie lombarde rapite il 31 luglio scorso in Siria dove erano arrivate con la loro ong Horryaty – da casa. Ad attenderle all’atterraggio, avvenuto alle 4 di questa mattina a Ciampino, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e il capo dell’unità di crisi della Farnesina Claudio Tafuri.
Dopo aver riabbracciato amici e familiari in una sala dell’aeroporto, lontano dagli occhi indiscreti di curiosi e giornalisti, le due sono state visitate in ospedale per poi essere condotte nella caserma del Ros dei carabinieri a Roma dove si sta svolgendo la loro audizione.
Nel primo pomeriggio il ministro degli Esteri Gentiloni riferirà in aula alla Camera in merito alla vicenda, mentre, tra le polemiche per il presunto pagamento di un riscatto di ben 12 milioni di dollari, i verbali delle audizioni potrebbero essere secretati.