VITERBO – Agrinsieme Viterbo esprime il proprio sconcerto per l’ennesima battuta d’arresto sulla vicenda dell’IMU sui terreni montani e collinari per il 2014.
La decisione del TAR del Lazio che non proroga la sospensione del decreto ministeriale oltre il 21 gennaio, fa rivivere i criteri altimetrici per il pagamento dell’imposta entro il prossimo 26 gennaio, di cui al decreto legge n. 66/2014, creando il caos per i versamenti che evidentemente non potranno essere realizzati in un lasso di tempo così ristretto.
«Il silenzio assordante del Governo, che nel Consiglio dei ministri di ieri non ha preso alcuna decisione sull’argomento – commenta Giuseppe Ferdinando Chiarini Coordinatore di Agrinsieme Viterbo – dimostra ancora di più l’indifferenza verso le legittime aspettative delle imprese agricole, per una revisione di un tributo che è considerato dalla stessa politica e dall’ANCI iniquo e vessatorio».
Agrinsieme Viterbo chiede ai politici del territorio e ai ministri competenti dell’Economia e dell’Agricoltura un intervento immediato che proroghi la scadenza del pagamento in attesa di una riconsiderazione complessiva dei criteri di esenzione per i terreni agricoli delle zone montane.