Il più antico terremoto di cui si abbia notizia in Italia è avvenuto in Etruria durante le guerre puniche e causò ingenti danni e moltissimi morti dal Lago Trasimeno a Roma.
La terra trema e di colpo distrugge le vite di migliaia di persone. Così è accaduto per i terremoti che nel corso della storia si sono succeduti e così è accaduto per le devastanti scosse che hanno colpito la Turchia e la Siria un anno fa o il terremoto che ha distrutto importanti città del Marocco nel settembre del 2023. Nella storia dei terremoti, l’Italia ha purtroppo un ruolo abbastanza centrale.
Per la particolare situazione geodinamica, il territorio italiano è sempre stato soggetto a terremoti tanto da avere il primato in Europa per i fenomeni sismici. Ma quale è stato il primo terremoto in Italia? Sicuramente, tutti conosciamo l’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. ma pochi il sisma più antico.
Ebbene, per trovare traccia del più antico sisma di cui si abbia notizia dobbiamo risalire al 217 a.C., durante le Guerre Puniche. Le scosse si sarebbero verificate in Etruria, causando ingenti danni e migliaia di morti dal Lago Trasimeno a Roma.
Il devastante terremoto del 217 a.C. che colpì l’Etruria durante le Guerre Puniche, con magnitudo 6.5 della scala Richter
Il primo terremoto di cui si abbia notizia risale quindi al 217 a.C. L’epicentro del sisma si colloca nell’Italia centrale, la zona che allora si chiamava Etruria. Con una magnitudo di 6.5 della scala Richter, il potente terremoto provocò la morte di numerose persone che vivevano nei territori compresi tra il Lago Trasimeno (nell’attuale Umbria) e Roma.
A confermare il devastante sisma sono le cronache della battaglia combattuta sul Lago Trasimeno durante la Seconda guerra punica. Con la definizione di guerre puniche si indicano le tre lunghe e sanguinose guerre combattute tra Roma e Cartagine.
Dopo la prima guerra punica (264-241 a.C.), Cartaginesi e Romani si affrontarono nella seconda guerra punica, combattuta dal 219 al 201 a.C. Il comandante cartaginese, Annibale, concepì il piano dell’invasione dell’Italia volto alla dissoluzione dello Stato romano. La rapida marcia di Annibale tra Pirenei, Gallia e Alpi, disorientò i Romani, sconfitti al Ticino e alla Trebbia nel 218 a.C. L’anno seguente, il 217 a.C. Annibale raggiunse il centro Italia e qui si scontrò con l’esercito romano nella battaglia del lago Trasimeno. Ed è proprio questo l’anno del devastante terremoto.
Ai danni e alla perdita di vite dovuti al sanguinoso conflitto, si aggiunsero quindi le migliaia di persone che morirono sotto alle macerie del sisma dell’Etruria. A renderlo noto sono proprio le cronache della battaglia del Lago Trasimeno. Da allora, la parola terremoto fa paura: l’ultima scossa di questa mattina ai Campi Flegrei è lì a confermare quello stato di paura e ansia.