Sono in corso accertamenti dei carabinieri di Canino e della Compagnia di Tuscania sull’incendio che ieri mattina ha coinvolto un capannone di proprietà del sindaco di Tessenano Ermanno Nicolai.
Le fiamme sono divampate nella tarda mattinata in località Tomba, una zona agricola a cinque chilometri dal centro di Tessenano, mentre una fitta pioggia si stava abbattendo sulla Tuscia. Il fuoco ha completamente distrutto la struttura e diverse balle di paglia e foraggio sono andate in fumo. Il sindaco Nicolai, eletto da poco come consigliere provinciale, alla notizia di quello che stava accadendo nella sua proprietà insieme al fratello, si è subito recato sul posto che nel frattempo erano intervenuti i Vigili del fuoco del distaccamento di Gradoli per le prime operazioni di spegnimento.
“Un atto vile e intimidatorio – ha detto il primo cittadino – spero che gli inquirenti possano individuare i responsabili per essere assicurati alla giustizia». Il sindaco è certo che l’incendio sia di origine dolosa anche perché ribatte che «con una temperatura di sette gradi e una pioggia intensa è impossibile che un incendio possa scaturire per cause naturali”.
Il capannone è uno di quelli aperti su più lati sotto il quale vengono conservate balle di fieno dopo la raccolta del grano. Non è rimasto che un cumulo di cenere che fino al pomeriggio di ieri i pompieri hanno tenuto sotto controllo. Dai primi accertamenti dell’incendio sarebbe stata rinvenuta l’impronta di una scarpa vicino la recinzione dell’area agricola e questa fa pensare che qualcuno abbia scavalcato all’interno dell’area privata.
“Se qualcuno ha scavalcato la recinzione – aggiunge il primo cittadino – lo vedremo con le immagini di una telecamera installata su una struttura di un vicino, poi presenterò denuncia alla procura della Repubblica. Se qualcuno pensa di intimidire me o la mia amministrazione con questi atti per il raggiungimento di fini o scopi non previsti dalla legge – conclude Nicolai – ha sbagliato destinatario. Nella nostra correttezza e trasparenza amministrativa non subiremo ricatti o ingerenze di alcun tipo”. Ieri sul posto è intervenuto il comandante di stazione dei carabinieri di Canino, i carabinieri forestali e della Compagnia di Tuscania per un primo sopralluogo. È probabile che la struttura verrà posta sotto sequestro.