Si può ridurre legalmente la tassa di successione? Ecco le strategie consentite dalla legge per ottimizzare il patrimonio ereditario.
La tassa di successione è un’imposta che si paga sui beni ereditati da una persona deceduta. Quando una persona muore, i suoi beni e patrimoni passano agli eredi designati nel testamento o, in assenza di un testamento, secondo le leggi sulla successione dello Stato in cui risiedeva il defunto. È quindi un tributo che gli eredi devono pagare sul valore netto dell’eredità ricevuta. Questo valore netto tiene conto degli attivi (proprietà, conti bancari, investimenti, ecc.) meno eventuali passività o debiti lasciati dal defunto.
L’obiettivo principale della tassa di successione è quello di generare entrate per lo Stato, ma può anche essere vista come uno strumento per promuovere l’equità nella distribuzione delle ricchezze e prevenire l’accumulo eccessivo di patrimonio da parte di una singola famiglia.
Tuttavia, a causa delle implicazioni emotive e finanziarie, la tassa di successione è spesso oggetto di dibattito e può suscitare opinioni contrastanti sulla sua necessità e giustezza. Infatti la tassa di successione può rappresentare un onere significativo per gli eredi, ma esistono metodi legali che consentono di ridurla in modo sostanziale. Ma ci sono diverse strategie che permettono di ottimizzare il patrimonio ereditario, consentendo agli eredi di pagare meno in termini di tasse di successione.
Strategie per ridurre la tassa di successione
Quando il patrimonio ereditario include immobili, donare la nuda proprietà può essere una strategia efficace. Il donante mantiene l’usufrutto della casa, continuando a utilizzarla finché è in vita. Gli eredi pagano l’imposta ridotta calcolata solo sulla nuda proprietà. Alla morte del donante, gli eredi acquisiscono automaticamente la piena proprietà.
Per i conti correnti, cointestare è un modo per ridurre l’imposta di successione. Ogni titolare del conto ha diritto a una quota, che viene considerata ai fini della tassazione solo alla sua morte. Questa scelta richiede attenzione poiché può generare complicazioni anche quando il titolare è in vita.
Le polizze vita con le compagnie assicurative non rientrano nell’eredità e non sono soggette all’imposta di successione. Stipulare una polizza vita a favore degli eredi consente loro di ricevere il premio senza dover affrontare tassazioni sulla successione. Questa strategia offre anche la possibilità di fornire agli eredi un premio utile per coprire l’imposta di successione stessa.
Alcuni titoli, come i titoli di debito pubblico italiano, europeo o emessi da paesi aderenti all’accordo sullo spazio economico europeo, sono esenti dall’imposta di successione. Questi titoli non solo riducono il valore del patrimonio ereditario, ma vengono automaticamente esclusi dalla dichiarazione di successione.
Ridurre legalmente la tassa di successione è possibile adottando strategie conformi alla legge. La pianificazione attenta e l’approfondita comprensione delle leggi fiscali sono essenziali per implementare con successo queste strategie e garantire che gli eredi possano beneficiare di una riduzione legale della tassa di successione.