Allarme processionarie: il clima anomalo di questo inverno ha anticipato la loro fase più vorace, bisogna sapere come difendersi e difendere il proprio cane.
- Perché le processionarie sono pericolose: rischi per piante, animali e uomo
- Dove si possono trovare le processionarie
- Cosa fare se il nostro cane ne annusa o lecca una?
- Prevenzione e disinfestazione sono le uniche soluzioni
Le processionarie del pino, o semplicemente processionarie, sono delle larve che nel corso degli ultimi anni, anche complice il cambiamento climatico, ma soprattutto la quasi totale mancanza di prevenzione con spazi verdi sempre più abbandonati, sono diventate lo spauracchio per i nostri animali domestici e in particolare per il nostro cane.
In realtà, bisogna sapere che le prime vittime di queste larve sono proprio gli alberi, che a causa della loro presenza perdono il fogliame, ma anche l’uomo rischia: i peli urticanti di questi insetti sono altamente irritanti, infatti, non solo per gli animali. Eppure, basterebbe davvero un’opera di prevenzione a tempo debito per evitare spiacevoli conseguenze.
Perché le processionarie sono pericolose: rischi per piante, animali e uomo
Questo tipo di larve, che sono davvero molto comuni tra l’Europa meridionale e l’Africa settentrionale, colpiscono principalmente il pino nero, ma occasionalmente anche altre specie di conifere. Le larve spariscono durante l’estate e emergono in agosto per deporre le uova. Dopo circa 4 settimane, le larve nascono e iniziano a nutrirsi dei rami di pino, creando nidi di seta in autunno.
Il periodo di maggiore pericolosità è la primavera: intorno a marzo o aprile, ma come detto i tempi sono stati anticipati dalle temperature miti di questo inverno, queste larve scendono dagli alberi, in “processione”, ovvero legate tra loro in fila indiana, e possono essere facilmente ritrovate anche per strada. Le larve sono pericolose a causa dei peli urticanti.
Questi, nell’uomo, possono causare reazioni cutanee o addirittura shock anafilattico in casi gravi: di fatto possono essere causa di tante reazioni allergiche nei primi periodi primaverili. Il contatto con gli occhi, le mucose o le vie respiratorie deve essere assolutamente evitato. Ancora più spiacevoli sono le conseguenze per i cani, ma ne parleremo successivamente.
Dove si possono trovare le processionarie
Come già fatto cenno, la processionaria del pino è un insetto che si trova principalmente su diverse specie di pino, ma anche su cedri ornamentali e altre conifere: per queste piante, la larva è un vero pericolo, perché si nutre delle loro foglie e indebolisce la vegetazione. Sebbene quasi mai sono letali, le indeboliscono e questo rappresenta un doppio pericolo.
Innanzitutto, un indebolimento della pianta può far sì che altri agenti patogeni intervengano e provochino ulteriori danni alla vegetazione, e in quel caso il rischio per la sopravvivenza si aggraverebbe. In secondo luogo, i rami di questi alberi diventerebbero secchi e questo può contribuire ad esempio a fenomeni come quello della caduta degli stessi rami sul manto stradale.
Cosa fare se il nostro cane ne annusa o lecca una?
Gli stadi finali delle larve -invece – sono come appunto già detto dotati di peli urticanti che possono causare gravi reazioni infiammatorie nelle persone e negli animali che entrano in contatto con essi. Maggiormente a rischio sono gli animali, ma anche ai bambini piccoli andrebbe prestata attenzione. In ogni caso, occorre sapere come comportarsi in caso il nostro cane ne annusasse o leccasse una.
Come sottolineato, il cane è il soggetto maggiormente a rischio e i sintomi del contatto con le processionarie sono davvero immediati e purtroppo molto comuni: il primo è un evidente aumento della salivazione nel nostro animale domestico. Da lì a poco, si noterà anche una forte difficoltà a respirare, a causa dell’ingrossamento della lingua: si è in sostanza creata un’infiammazione del cavo orale.
Possiamo poi notare che il cane prima inizierà a vomitare, poi la lingua può andare in necrosi, perdendosi pezzo dopo pezzo, quindi avremo mancanza di appetito ed indebolimento. Si tratta di sintomi che possono portare alla morte dell’animale per vari motivi, dal soffocamento, alla disidratazione, fino al decesso a causa di fame e sete, qualora si arrivi a necrosi completa della lingua.
Insomma, ogni secondo è importante per evitare il peggio per il nostro animale domestico, per cui innanzitutto chiamate immediatamente il vostro veterinario di fiducia e in secondo luogo agite immediatamente con il primo soccorso. Bisogna spruzzare nella bocca del nostro animale, usando le dovute accortezze legate allo choc in cui si trova l’animale, una soluzione di acqua e bicarbonato.
Prevenzione e disinfestazione sono le uniche soluzioni
Dal 1998 in Italia, la lotta contro la processionaria del pino è stata obbligatoria nelle aree a rischio, con diversi decreti ministeriali che regolamentavano questa attività, un obbligo poi decaduto nel 2001, ma dovrebbe essere comunque accortezza degli enti locali muoversi per tempo ed evitare – attraverso prevenzione e disinfestazione – il proliferare di questo insetto.
Ci sono diversi metodi di lotta, che soprattutto chi ha un pino in giardino dovrebbe conoscere, ma che hanno comunque a disposizione gli enti preposti. Tra questi, trattamenti insetticidi diretti sulle larve all’aperto, lotta meccanica attraverso la distruzione dei nidi o l’uso di trappole, lotta biologica con l’impiego di Bacillus thuringiensis o trappole sessuali, e interventi chimici con larvicidi o insetticidi.
Poi ancora si può intervenire anche con armi da fuoco, nel periodo della caccia: i pallini rompono i bozzoli che in inverno non resistono poi alle basse temperature. Le larve morte andrebbero bruciate, sebbene anche i residui possono risultare irritanti. Spetterebbe infine ai Comuni effettuare disinfestazioni programmate per contrastare la presenza delle processionarie sul territorio.