I prodotti light e zero grassi sono davvero sani come pensiamo? Un’esperta svela i motivi per cui non andrebbero consumati.
Quando approcciamo il mondo della nutrizione o ci mettiamo a dieta, spesso ci affidiamo alle competenze degli esperti del settore. In altri casi, invece, facciamo di testa nostra, partendo da alcune nozioni che conosciamo o che pensiamo di conoscere. Alcune di queste nozioni, però, si rivelano sbagliate: dei falsi miti che andrebbero sfatati.
Ad esempio quello secondo cui se si sta a dieta non si possono mangiare i carboidrati o quello per cui bisogna eliminare i grassi. In entrambi questi casi, però, stiamo commettendo un errore e attuando un approccio sbagliato all’alimentazione. Il nostro corpo, infatti, ha bisogno di tutti i nutrienti e le fonte alimentari: carboidrati, proteine, grassi e vitamine, sa assumere tramite frutta e verdura.
Non consumare prodotti light: il perché
Ma allora perché si fa un gran parlare delle diete low carbs, oppure dei prodotti light o a zero grassi? Secondo alcuni nutrizionisti si tratta di un problema di comunicazione e soprattutto di errata consapevolezza rispetto ai nutrienti. I carboidrati, ad esempio, svolgono un ruolo fondamentale nel fornirci energia, mentre i grassi sani contribuiscono al naturale funzionamento degli organi.
Conseguentemente esistono almeno 3 ragioni per cui dovremmo evitare i prodotti con zero grassi o light. Secondo la nutrizionista Alice Carnevale uno dei problemi principali con questi alimenti è il processo di raffinazione industriale a cui sono sottoposti. Come è noto i cibi lavorati industrialmente presentano additivi potenzialmente dannosi per la salute e andrebbero per questo evitati.
Zero grassi sì, ma a quale costo?
I grassi naturali presenti negli alimenti, per essere eliminati, vengono sostituiti con emulsionanti, stabilizzanti o dolcificanti: tutti elementi che se assunti in eccesso o in modo errato possono risultare dannosi per l’organismo. Una delle conseguenze che potrebbero avere è alterare la flora batterica intestinale, andando a incidere sul nostro processo digestivo e sull’assorbimento dei nutrienti.
Oltre a ciò bisogna considerare che eliminando i grassi si va a ridurre il potere saziante degli alimenti. Il rischio è dunque quello di assumere più cibo di quanto necessario, proprio perché quello che abbiamo mangiato non è bastato a saziarci.
In generale l’assunzione di grassi quando si è a dieta va tenuta sotto stretto controllo, ma non per questo evitata del tutto. I grassi da prediligere sono quelli cosiddetti sani, derivanti da fonti vegetali quali olio d’oliva o frutta secca, oppure da pesce a carni bianche magre.