CAPALBIO – Continua la lotta ai furti e ai reati contro il patrimonio da parte dei carabinieri della Compagnia di Orbetello nella zona sud della provincia. Negli ultimo giorni, infatti, i militari dell’Arma, nell’ambito di servizi straordinari di controllo del territorio che hanno interessato in particolare i comuni di Capalbio e Manciano, hanno predisposto numerosi posti di controllo non solo lungo le principali arterie stradali ma anche all’interno delle campagne con l’obiettivo di vigilare in maniera più incisiva case e poderi isolati fino ad arrivare a rastrellare le aree boschive alla ricerca di spacciatori e ladri con un massiccio impiego di uomini e donne in uniforme.
Un giro di vite attuato immediatamente su tutto il territorio dall’Arma per prevenire e reprimere l’odioso fenomeno dei furti in abitazione che ha inciso sulla percezione della sicurezza da parte dei cittadini.
Le operazioni, che sono da considerarsi tuttora in corso, hanno già ottenuto risultati. Nella tarda mattinata di ieri, a Capalbio, i carabinieri della Aliquota Radiomobile della Compagnia di Orbetello, impegnati unitamente ai colleghi della stazione carabinieri di Capalbio in un servizio con il supporto di personale in abiti civili, hanno denunciato due uomini: due fratelli di origini napoletane, rispettivamente di 26 e 34 anni, entrambi con alle spalle reati contro il patrimonio per ricettazione e possesso ingiustificato di grimaldelli e oggetti atti allo scasso.
I due uomini sono caduti nella rete dei carabinieri nel comune di Capalbio, da tempo attenzionato e battuto palmo a palmo. I militari, insospettiti dai precedenti dei due soggetti, hanno deciso di approfondire il controllo e sottoporre a perquisizione il veicolo su cui viaggiavano, rinvenendo nel bagagliaio attrezzatura edile, trapani e utensili provento di furti nella zona per un valore stimato di circa 7mila euro. Inoltre, all’esito delle perquisizioni, sono state altresì rinvenuti chiavi, cacciaviti e altri oggetti per forzare serrature sui quali i due malviventi non hanno fornito giustificazioni.
Al termine del controllo, i due uomini sono stati portati in caserma per accertamenti mentre il materiale è stato sottoposto a sequestro ed è attualmente oggetto di approfondimenti investigativi da parte dei carabinieri.
Tale risultato operativo, inoltre, segue il recupero di armi provento di un furto in abitazione commesso nel centro storico della Piccola Atene nello scorso mese di giugno sulla quale indagano sempre i carabinieri di Capalbio. I militari dell’Arma hanno rinvenuto all’interno della macchia boschiva del Marruchetone del Comune di Capalbio una intera cassaforte contenente fucili che saranno restituiti al legittimo proprietario al termine di accertamenti tecnici volti all’individuazione degli autori del furto.