A fine ottobre 2023 il trapper Shiva è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, oggi è a casa, ma sui social non si fa vedere.
Si chiama Andrea Arrigoni ma tutti lo conoscono col suo nome da trapper Shiva. Lo scorso ottobre il cantante è stato arrestato con un’accusa piuttosto pesante: quella di tentato omicidio. Durante il luglio 2023, infatti, una colluttazione avvenuta all’esterno della sede della sua etichetta discografica Milano Ovest si è conclusa con alcune ferite inferte con un’arma da fuoco.
Per rispondere a un’aggressione da parte di due rivali nel campo del rap, Shiva ha fatto ricorso a una pistola, ferendo alla gamba i due malintenzionati. Ma allora perché è stato accusato di tentato omicidio invece che assolto per legittima difesa? Le indagini degli inquirenti hanno messo in evidenza alcuni dettagli sconvolgenti, ottenuti dall’analisi di alcuni video di sorveglianza.
“L’intento omicida di Andrea Arrigoni, già evidente dalla visione delle immagini che riprendono lo stesso che punta, saldo sui piedi e braccia tese, l’arma ad altezza uomo, è suffragato anche dai rilievi effettuati da personale del locale Gabinetto regionale di polizia Scientifica“, hanno dichiarato le autorità. Di qui la condanna che ha portato il trapper direttamente in prigione.
A distanza di alcuni mesi Shiva è uscito dal carcere, ma da lui ancora non è arrivata alcuna notizia ufficiale tramite i social. Per questo i fan si sono domandati cosa stia succedendo: “non posta perché non vuole o perché non può farlo?”; “quando potremo ascoltare altra musica?”. Per rispondere a queste domande è intervenuto Leon Vende, amico e collaboratore del trapper.
“Andrea è a casa e sta bene, attualmente gli è stato impedito di utilizzare i social e pubblicare musica. Non appena riceverà il permesso pubblicheremo tutti i suoi brani”, ha dichiarato. A gennaio, ad esempio, mentre era ancora in carcere, ha condiviso un nuovo brano. Inoltre ha aggiunto che Shiva si sta godendo i suoi affetti a casa, tra questi il piccolo Draco, nato il 25 novembre, quando il papà si trovava già in carcere.
In quella occasione il trapper ha festeggiato la nascita del figlio sparando dei fuochi di artificio dalla cella 12 del carcere di San Vittore. E ha anche scritto una lettera di benvenuto per il piccolo. Il primo incontro tra padre e figlio è avvenuto in carcere di lì a qualche giorno.
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