Durante il soggiorno in UK, per andare a trovare il papà malato di cancro, il tribunale ha negato la scorta a Harry e Meghan.
Harry è tornato in Gran Bretagna per assistere la famiglia: suo padre, il Re Carlo, è alle prese con un tumore, la moglie del fratello William, Kate, è in convalescenza dopo l’operazione allo stomaco. Insomma, la Famiglia Reale sta affrontando un brutto momento, passando dai festeggiamenti per l’incoronazione, e poi le feste natalizie, fino ai problemi di salute sopraggiunti all’improvviso.
In questo periodo critico, proprio il figlio minore, il ribelle, rinnegato quasi dalla famiglia, è tornato a casa, per sostenere il padre e il fratello. Tuttavia, il paese non lo ha accolto come si sarebbe aspettato. Il tribunale del Regno Unito, infatti, non ha predisposto, per lui e per la moglie Megan Markle, una scorta, negando alla coppia la protezione della Polizia durante tutto il soggiorno in UK.
Non facendo più parte della famiglia reale, ad Harry non spetta alcuna protezione importa dal Governo. Tuttavia, il Duca du Sussex non ci sta, e porta in tribunale lo stesso Ministero degli Interni, con l’accusa di rischio per la sua incolumità, essendo comunque un reale. Da quanto rivelato dai documenti siglati in tribunale, il Principe Harry avrebbe chiesto chi fosse il responsabile della protezione della Polizia.
Inoltre, Harry avrebbe esposto alle Forze dell’Ordine i pericoli ai quali è sottoposto, e i rischi connessi con la sua famiglia, gli stessi rischi subito da sua madre Diana, morta nel 1997, inseguita dai paparazzi. La sentenza, eseguita proprio ieri pomeriggio, è lunga ben 52 pagine. A essere evidenziata è la frase, espressa dal Principe “Vorrei il nome di quella persona!”.
Harry è preoccupato, definendo le sue visite nel Regno Unito “poco sicure”, affidandosi anche alle parole del giudice Sir Peter Lane, espresse nel settembre 2022, in occasione di un viaggio in treno per visitare Manchester: “la sua presenza solleva preoccupazioni a causa della vicinanza al pubblico”.
Dunque, la sicurezza, secondo le regole, spetta ad Harry solo quando soggiorna in residenze reali o partecipa a eventi reali, ma soltanto inviando un preavviso di 28 giorni. Per il resto, dovrà muoversi come un comune cittadino. Ma questa non è stata l’unica occasione di lamentela per Harry e Megan, visto che già in precedenza, non era spettato loro la protezione “dovuta” ai Reali (RAVEC), che rientra nel Ministero degli Interni.
Alle accuse del nobile, però, gli avvocati del Ministero degli Interni hanno risposto che la Gran Bretagna dispone di risorse limitate, perciò non c’è stata alcuna illegittimità. Harry ha ribatutto che, nonostante ora non sia più un reale in prima linea, è comunque esposto a minacce. Il giudice ha spento le lamentele affermando che “era ben consapevole del suo status quando ha preso la decisione di lasciare la famiglia reale”.
Dunque, è l’ultimo colpo della corte per Harry, dopo il confronto con il settimanale The Mail On Sunday in occasione della pubblicazione di alcuni articoli riguardanti proprio il Ministero degli Interni, verso il quale ha dovuto sborsare una fattura di 750 mila sterline per aver perso la causa. Tra l’altro, è saltato anche l’accordo da Harry e Netflix per una eventuale serie.
Un recente studio condotto dall'University College di Londra e dall'Università di Sydney ha dimostrato che…
Con l'avvicinarsi del 2025, si profila un significativo aumento degli importi delle sanzioni per le…
I 27 Paesi membri hanno generato complessivamente circa 132 chili di rifiuti alimentari per abitante…
L'incentivo, del valore di 100 euro netti, sarà erogato insieme alla tredicesima mensilità di dicembre…
Potresti non renderti conto dei processi intricati coinvolti nell’assicurare una comunicazione senza intoppi tra lingue…
Ieri a Roma, un imprenditore edile di 44 anni, residente in provincia di Frosinone, è…